Diversità e inclusione: sfide e opportunità

Un’opportunità di confronto e riflessione su un tema sempre più attuale ed importante per l’impresa.

3. foto diversità e inclusione

 

Si è svolto a Varese l’ultimo incontro del ciclo di formazione “Oltre il welfare aziendale: prospettive e strumenti operativi” organizzato da Confindustria Varese e Univa Servizi che ha visto anche la nostra partecipazione. Nel corso dell’evento sono intervenuti Massimo Folador e Maria Elettra Favotto sui temi della centralità della persona e della sostenibilità, dando voce ai valori che da anni contraddistinguono Askesis e che oggi sono sempre più rilevanti nello sviluppo delle imprese.

“Mettere al centro la persona” è un’espressione che da decenni circola nelle organizzazioni. Serve tuttavia allontanarsi da un concetto di persona-collaboratore come voce di costo per trasformala in vero “capitale”. È un cambio di prospettiva non facile sul piano pratico che obbliga a guardare in primis all’economia in modo integrale, affrontando le sfide dell’azienda con la costruzione di team interdisciplinari che spaziano dall’economia, alla filosofia, alle scienze naturali, alla pedagogia e ancora alla psicologia.

Così come ci si prende cura delle macchine, di un immobile, di un conto corrente, è necessario dunque imparare ad avere cura della persona, essere davvero presenti a chi si ha di fronte: solo così è possibile generare valore. Non si tratta di fare del buonismo e neppure giustizia sociale: valorizzare la persona, è alla base di una strategia di impresa che tende alla realizzazione del bene comune.

Nel corso dell’evento hanno preso parte Anna Danesi, consigliera di parità della provincia di Varese ed Emanuela Mastopietro, esperta di politiche del lavoro e di studi di genere: i loro interventi hanno sottolineato la necessità oggi di un cambio culturale e della diffusione della cultura di genere non solo nella società ma in specifico nel mondo del lavoro a sostegno della sostenibilità delle imprese. Promuovere attività formative nelle aziende e ancor prima nelle scuole diventa dunque necessario per dare vita ad ambienti di lavoro capaci di incontrare le esigenze di chi cerca un equilibrio sempre maggiore tra vita e lavoro così come le esigenze delle lavoratrici che ancora troppo spesso non godono delle stesse opportunità dei loro colleghi uomini.

Accogliere e valorizzare la diversità significa anche prendere in considerazione il tema della coesistenza intergenerazionale e i bisogni manifestati dalle diverse generazioni che operano nell’impresa, specialmente di quelle che sono entrate nel mondo del lavoro di recente. Se fino a qualche anno fa questi bisogni erano ancora poco evidenti, il fenomeno delle grandi dimissioni che ha visto protagonista la generazione dei Millennials è un segnale non trascurabile che ci manifesta che affrontare le sfide dell’inclusione generazionale non è più rimandabile. Serve agire oggi attraverso l’ascolto e la messa in campo di iniziative centrate sui bisogni dei collaboratori. Prima ancora, serve però ricentrare la cultura imprenditoriale riportandola al valore della sostenibilità integralmente intesa.