Academy Arimondo: quattro giornate di formazione per mettere al centro il cliente

4. Academy Arimondo

 

Si è conclusa con entusiasmo la seconda edizione 2025 dell’Academy Arimondo, un percorso formativo che ha coinvolto i dipendenti operativi dell’azienda che operano nei punti vendita di tutta la Liguria, in un’esperienza ricca di confronto, crescita e riflessione. L’iniziativa è parte integrante della visione di Arimondo Srl che vede nelle persone il cuore pulsante dell’impresa e ha avuto come tema centrale il cliente, affrontato attraverso l’analisi delle best practices, la gestione delle criticità e lo sviluppo di competenze comunicative.

Fondata nel 1791 a San Bartolomeo al Mare, Arimondo Srl è oggi inserita nel registro delle 150 imprese storiche d’Italia. Una lunga strada percorsa anche grazie a valori solidi (tra cui familiarità, passione e sobrietà) tramandati di generazione in generazione e diventati la chiave del successo dell’azienda. Dal primo supermercato aperto negli anni ’70, Arimondo è cresciuta fino a gestire 39 punti vendita tra Eurospin e Pam, diffusi principalmente nella riviera di ponente.

Questa edizione dell’Academy cui ha preso parte Askesis in qualità di ente formatore, che si è rivolta agli operativi che avevano già svolto la prima fase formativa dell’Academy (circa 120 persone), ha rappresentato un momento prezioso per riflettere su come tradurre nella quotidianità i valori fondanti dell’impresa, soprattutto nella relazione con clienti e colleghi. Inoltre ha evidenziato l’importanza di rendere questi percorsi non solo ricorrenti, ma strutturali e standardizzati, affinché diventino parte integrante dell’identità aziendale e motore di una crescita condivisa e consapevole.

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Un aspetto che mi ha colpito particolarmente è stato notare l’attenzione dedicata da tutto lo staff ad ogni dettaglio di queste giornate: dalla cura degli ambienti, creativi ed accoglienti, alla condivisione del pranzo, preparato con cura attraverso i prodotti dei loro laboratori, fino all’atteggiamento delle persone coinvolte, aperte e disponibili al lavoro. Sono segni tangibili di un’identità aziendale che non si limita ad essere dichiarata, ma vissuta pienamente.

Un momento centrale della formazione è stato il lavoro sulla comunicazione, affrontato con un approccio originale che ha integrato momenti di training artistico, teatrale e musicale, con momenti di lezione frontale. Credo profondamente nel valore delle arti performative come strumenti di formazione della persona a tutto tondo: la comunicazione non è infatti solo una somma di tecniche da apprendere, ma un processo che richiede un lavoro personale, la capacità di decentrarsi e la disponibilità nel mettersi al servizio delle situazioni contingenti.

Il lavoro teatrale sul corpo, che sviluppa consapevolezza e presenza, insieme al training musicale sull’ascolto, sono stati strumenti preziosi per favorire un apprendimento autentico e trasformativo.

È emerso con chiarezza che attività come questa debbano giustamente partire da valori ispiranti e alti, ma debbano altresì trovare la loro concretezza nella traduzione in pratiche quotidiane.

Gli ideali sono tali se trasformano la realtà e si manifestano in azioni tangibili: la valutazione condivisa e trasparente delle performance, la gestione efficace delle numerose risorse stagionali inserite nel periodo estivo, il costante presidio delle dinamiche relazionali interne sono solo alcune delle aree di lavoro che si sono aperte e che necessitano di costante cura.

 

D’altra parte come diceva Giorgio Gaber:

“Un’idea un concetto un’idea
Finché resta un’idea è soltanto un’astrazione
Se potessi mangiare un’idea
Avrei fatto la mia rivoluzione”

 Andrea Motta, trainer & senior consultant